Hakim Chebakia è un ragazzo marocchino di 24 anni originario di Kenitra, arrivato in Italia nel 1995. Attualmente ha un bar-ristorante a Bologna e porta avanti la sua passione, la boxe.
Qual’è la tua memoria, il tuo immaginario principale, la cosa che ti rappresenta di più quando pensi al passato e al presente?
Una persona, mia mamma. Penso sempre alle difficoltà che ho passato e sono riuscito a superare. Insieme a lei, la cosa che mi ha dato la forza di continuare è stato il pugilato, mi ha tolto dalla strada e mi ha aiutato molto. Attraverso la boxe sono riuscito a raggiungere i miei obiettivi e ho risolto parte dei miei problemi.
Hai un sogno che vorresti veder realizzato da quando sei venuto in Italia?
Diventare campione del mondo… ma non è vero.. Non è questo. Il mio sogno è fare felice la mia famiglia, e poi arrivare il più alto possibile nella boxe. La vita è fatta a livelli, di alti e bassi… è fatta a gradini, non puoi arrivare all’ultimo gradino senza passare dagli altri. Poi magari c’è chi è fortunato e ha una vita sempre felice. Ma sono i problemi che ti fanno crescere nella vita, se hai problemi e riesci a superarli sei fortunato…sei il più fortunato, ti sei fatto un’esperienza. Attraverso i problemi sei più forte.
Cosa fai nella vita?
Lavoro, faccio sport e mi occupo della famiglia. Ho un locale bar-ristorante con musica, di mia proprietà da quasi 2 anni e mezzo e sono ‘quasi’ campione di pugilato. La mia famiglia è qua, ancora non ho bimbi, mi piacerebbe un giorno…
Come contribuisci allo sviluppo qui, nel paese dove vivi?
Porto la mia cultura, provo a creare lavoro, faccio il massimo per rendere le persone felici quando vengono nel mio locale; a livello sportivo, vorrei riportare la storia della boxe a Bologna, visto che ci sta provando Simone Rotolo, ci vorrei provare anche io. Potrei rappresentare l’Italia alle Olimpiadi, ma a gennaio vorrei passare professionista e quindi non andrei alle Olimpiadi ma ai campionati mondiali. Potrei rappresentare il Marocco, ma non sarebbe giusto perché tutto quello che ho imparato sulla boxe l’ho imparato qui in Italia. Il Marocco mi ha dato solo la rabbia.
Come contribuisci allo sviluppo là, nel paese di origine?
Ci torno, ho i parenti, mi piacerebbe fare qualche progetto là ma per adesso sono ancora con i piedi per terra. In Marocco mi sono allenato, non è male il livello ma c’è carenza tecnica…magari un giorno perché no, potresti aiutare la boxe a crescere.