Questo l’impegnativo tema che, nell’ambito di Amitie, è stato dibattuto il 2 Aprile 2012 presso il CDLEI di Bologna, con l’obietttivo di confrontarsi sul tema dell’immigrazione e dei fenomeni migratori, e di fornire e sviluppare assieme ai partecipanti chiavi di lettura ed informazioni utili ad affrontare tali temi nelle aule scolastiche.
Consapevoli che il tema dell’immigrazione trascina con sè stereotipi, emozioni e pregiudizi, che il mondo giovanile lo affronta associando spesso mancanza di informazione e riproposizione di slogan poco approfonditi, ma anche di una scuola corresponsabile in quanto essa stessa fatica ad andare oltre a ciò, l’incontro è ruotato attorno ai principali fattori che determinano la nostra – occidentale – percezione dell’altro-da-noi e, in particolare, dei migranti.
Il 19 Aprile 2012 lo stesso gruppo di insegnanti e studenti si è incontrato per affrontare un altro aspetto, complementare al primo: a partire dal consumo, sensibilizzare i giovani alla cittadinanza globale attraverso il consumo critico.
L’obiettivo è stato il cercare chiavi di lettura che permettessero di affrontare nelle aule scolastiche i temi connessi alla migrazione, alla geo-politica ed alle relazioni tra noi ed i paesi da cui origina la migrazione verso l’Italia e l’Europa, riuscendo a confrontarsi con i giovani tramite questioni – come la moda ed il vestire – che li coinvolgono direttamente.
Giorgio Dal Fiume
sono perfettamente d’accordo con l’argomento proposto: la scuola, sopratutto il liceo, sorvola su questo tipo di informazione da anni ormai, dando per scontata l’integrazione degli studenti “nuovi” e duenque “diversi” o (in alcuni casi rari ma purtroppo esistenti) non la incoraggia ma anzi, tende a fare ingiuste distinzioni. non se ne parlerà mai a sufficienza..