La partecipazione di tante persone allo spettacolo di danza a cura di Mamadou Dian Camara e all’Apericena AMITIE con degustazione di piatti tipici della tradizione irachena preparati da Samea Tyass dimostra l’esistenza di un grande desiderio di conoscenza verso altri contesti.
Anche l’incontro con l’espressione artistica, la danza e il valore universale della musica, come la scoperta delle tradizioni culinarie di un popolo, possono contribuire alla conoscenza dell’altro.
I piatti della tradizione irachena, attraverso il racconto della cuoca Samea, ci hanno parlato della storia dell’Iraq, del suo popolo, delle sue tradizioni, della sua millenaria cultura e delle sue atroci sofferenze a partire da chi ha subito la guerra. Dalla guerra e dai bombardamenti su Falluja, Samea, insieme a suo marito Naser e i loro bambini Ali e Omar, è riuscita a scappare grazie all’intervento della Croce Rossa; e, adesso, vivono tutti in Italia da ormai cinque anni.
L’incontro con Samea e la sua famiglia ci ha fatto riflettere sulle tante ragioni della migrazione e sulle ingiustizie delle guerre; facendoci comprendere l’importanza di sostenere i principi della pace, dell’accoglienza, dell’integrazione e dei diritti umani.
Inoltre, è stato distribuito materiale del progetto AMITIE.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato e contribuito alla riuscita dell’evento.
Su Facebook, nella pagina di AMITIE, potrete trovare l’album che raccoglie alcune delle immagini significative dell’evento.