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Date(s) - 19/04/2013
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Cinema Lumière
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09.30 Biblioteca Renzo Renzi
Communication & Campaign Exhibition Space. Uno spazio dedicato alle migliori campagne di comunicazione o presentate durante il festival: spot, trailer, poster, riviste, web space. Aperta il 19 e 20 aprile negli orari di apertura della Biblioteca Renzo Renzi.
09.30-13.30 Biblioteca Renzo Renzi * UN’IDEA MERAVIGLIOSA!
CONSAPEVOLEZZA E CAMBIAMENTO SOCIALE Workshop dedicato alle migliori campagne di comunicazione sociale su migrazione, sviluppo e diritti umani. Come può una buona idea creare impatto e ispirare cambiamento sociale? Direttori creativi, agenzie di comunicazione, ONG e curatori condividono creatività ed esperienze. Intervengono: Agostino Toscana (Saatchi & Saatchi Italy), Adele Savarese (Ninja Marketing), Andy Okoroafor e Andrew Dosumnu (Clam), Paola Ferrara (AMREF), Sonia Vil- lone (Amnesty International), Annalisa Bonvicini (Associazione Oltre), Giuliana Fusco (Studio Talpa, NoiNo. org), Mira (Shelter Safe House), Aldir Rodrigues (Pè no chão), Mariam Milea (Parada) e Werther Albertazzi (Planimetrie Culturali). Modera Giulia Grassilli (Human Rights Nights, Fondazione Cineteca di Bologna).
Comunicazione istituzionale, reti e partecipazione: quali processi di coinvolgimento, quali forme di advocacy?
Intervengono Vincenza Pellegrino (Università di Parma), Augusta Nicoli (Agenzia sanitaria e sociale regionale), Leda Guidi (Agenda Digitale, Comune di Bologna) e Gloria Peter Ekereuwem (giornalista e direttrice Women Between Worlds). Presentazione del manuale Idee libere di muoversi, linee guida operative di AMITIE a cura di Leyla Dauki (CDLei, Comune di Bologna). Coordina Pina Lalli (Università di Bologna).
14.30-17.30 Biblioteca Renzo Renzi * ARTIVISMO: I FESTIVAL COME STRUMENTI DI ATTIVISMO SOCIALE Tavola rotonda. Direttori di festival, attivisti e studiosi condividono la loro esperienzia per un’analisi critica sul potenziale dei festival dei diritti umani e ‘multiculturali’ nel creare cambiamento sociale e sviluppare sinergie positive nelle comunità per promuovere partecipazione. Intervengono Dina Iordanova (St. Andrews University), Taco Ruighaver (Movies that Matter Film Festival – Am- nesty International, Human Rights Film Network), Ke- bour Ghenna (Addis Abeba International Film Festival), Kumjana Novakova (Pravo Ljudski, Sarajevo Human Rights Film Festival), Abdoulaye Gaye (AfricanBamba Human Rights Film Festival, Thiaroye, Senegal), Tahar Lamri (Festival delle Culture di Ravenna) Jonathan Fer- ramola e Stefania Piccinelli (Terra di Tutti Film Festival), Daniele del Pozzo (Gender Bender), Pierluigi Musarò (It.a.cà migranti e viaggiatori: festival del turismo respon- sabile), Lydia Buchner (Par Tòt Parata, Festival della Zuppa), Pietro Floridia (La Scena dell’Incontro, Compa- gnia Teatro dell’Argine), Luciano Serio (Naufragi/Porte aperte) e Giulia Travain (Promigrè). Modera Matilde Callari Galli (Istituzione per l’Inclusione Sociale e Comu- nitaria, Comune di Bologna).
Alla ricerca di una patria 18.00 Cinema Lumière
LA PORTA D’ORO
(Hold Back the Dawn, USA/1941) di Mitchell Leisen (115’) The same old story: nello stesso anno di Casablanca, Mitchell Leisen dirige con infallibile grazia narrativa e po- litica una versione lieve del capolavoro di Curtiz. Charles Boyer è un elegante perdigiorno che il fascismo ha messo in fuga dall’Europa e che ora langue all’Esperancia, alberghetto messicano, in attesa che la legge sulle quote d’immigrazione gli permetta di varcare il confine e cominciare una nuova vita in America. Il modo più semplice, e più romanzesco, resta quello di impalmare una yankee: al caso si presta l’ingenua Olivia de Havilland, maestra in gita scolastica con ragazzini ansiosi di mescolarsi in una vera fiesta… Il romance truffaldino procede tra humour e pathos, ma il film – fino al suo finale di sofisticata sospensione – è anche rappresentazione acuta di vite appese alla speranza d’una carta d’ingresso.
19.00 HRNs Cafè, Cortile Cinema Lumière ON THE MOVE & B-BOYS (DjDuma,DjRobielfeat.Big Box) special guest: Dj LUGI. Hip Hop Bologna
Il sogno della Grande Mela 20.00 Cinema Lumière
Anteprima nazionale
A RESTLESS CITY (USA/2011) di Andrew Dosunmu (80’) Djibril, un giovane musicista senegalese immigrato a New York, si guadagna da vivere per le strade della Grande Mela, nella speranza di ottenere un contratto discografico. Andrew Dosunmu, fotografo di moda e pluripremiato regista di videoclip musicali e serie tv, fa il suo esordio sul grande schermo raccontando senza senti- mentalismo la vita della comunità africana di una New York fotografata in una soffusa texture visiva e sonora che evoca con efficacia l’isolamento del nuovo arrivato. Introduce il regista Andrew Dosunmu
precede
THE IMMIGRANT (L’emigrante, USA/1917) di Charlie Chaplin (20’)
“Per il suo umanesimo, per la violenta polemica racchiusa nella sua famosa sequenza dell’arrivo degli emigranti a New York, costituisce uno dei momenti chiave di Chaplin e della sua opera. Lui che arriva negli Stati Uniti come nella terra promessa, sinonimo di libertà e di infinite possibilità, vi trova una società chiusa e puritana che vede di cattivo occhio i nuovi arrivati e contrappone loro le armi tradizionali degli oppressori: la ricchezza egoista, l’intolleranza religiosa e politica, la violenza al servizio dei privilegiati” (Marcel Martin).
Voci dal deserto 22.30 Cinema Lumière
I CORTI DI SOUSSABA CISSÉ
Sans papier (2009, 3’) / La Nuit de vérité (2010, 15’) Ma Mère (2010, 15’) / Les Enfants du peuple (2012, 6’) L’Homme fort (2012, 8’)
Soussaba Cissé è un’appassionata regista di Bamako, Mali. Porta con sé una vasta gamma di esperienze, fin da quando accompagnava suo padre Souleymane Cissé sui set di Scorsese. I suoi cortometraggi, di una sensibilità straordinaria, ci immergono nei gravi problemi che affliggono il suo paese, a partire dai temi globali della discriminazione e della migrazione. DESERT REBELS
(Ishumars, les rockers oubliés du désert, Francia/2005) di François Bergeron (95’)
Il collettivo Desert Rebels nasce nel 2005 dall’incontro di Abdallah Oumbadougou con il chitarrista Daniel Jamet. Abdallah è un musicista autodidatta Tuareg, le sue composizioni denunciano la dislocazione del suo popolo, la rivolta e il dolore. Per anni le canzoni di Abdallah sono state vietate dal governo del Niger. Dagli accordi di pace del 1995, ha avuto una carriera di successo e ha iniziato molte attività volte a preservare la cultura della sua co- munità e la promozione di giovani artisti.
La serata è organizzata dalle associazioni Tekelt e Terzo Tropico in collaborazione con Festival au Désert nell’ambito di Desert Blues – Festival Voci dal deser- to. Introducono Dario Berardi e Balkissa Maiga (Festi- val au Désert), Gianfranco Rondelli (Console Onorario del Mali), Maria Sandra Mariani e alcuni rappresentanti della comunità Tuareg.