Sono stati a Bologna una settimana… ed hanno portato la primavera!
Insieme agli acrobati-circensi dell’associazione Parada di Bucarest, i ragazzi del gruppo Pé no Chao sono arrivati da Recife (Brasile) per portare la propria energia e la propria professionalità artistica qui a Bologna. Partner del progetto AMITIE e di due progetti di cooperazione decentrata coordinati dal Comune di Bologna negli scorsi anni, gli educatori e i ragazzi di Pé no Chao sono tornati a trovarci, in occasione dell’evento conclusivo di AMITIE ed hanno così potuto proseguire le attività di interscambio già avviate con gli educatori del quartiere San Donato.
Dal 15 al 17 aprile i giovani artisti e gli educatori di Pé no Chao e di Parada hanno condotto dei laboratori di danza, percussioni, acrobatica, giocoleria e breakdance con i ragazzi dei centri socio-educativi del Pilastro, che hanno partecipato con entusiasmo sia alla realizzazione dei workshop sia allo spettacolo inaugurale del Festival Human Rights Nights-AMITIE che si è svolto il 18 aprile in Piazza Maggiore. Dopo tre giorni di intense attività, infatti, la felice ed emozionantissima conclusione dei laboratori è stata proprio la performance realizzata in Piazza Maggiore, a cui ha fatto seguito una coloratissima parata durante il Festival della Zuppa.
Ma non è finita qui!!!
I ragazzi di Parada continueranno la loro tournée in giro per l’Europa e i Pé no Chao, invece, si fermeranno in Italia fino a fine maggio portando nelle piazze e nei teatri di tantissime città il loro ultimo spettacolo A voz do tambor afro-brasileiro. Seguendo questi link http://www.altamaneitalia.org/wp-content/uploads/2013/04/poster_penochao.pdf e http://www.altamaneitalia.org/wp-content/uploads/2013/04/A4_piega_01.pdf potete consultare il programma completo delle date degli spettacoli.
Il gruppo Pé no Chao è nato a Recife, capitale dello stato brasiliano del Pernambuco ed una delle città più importanti e povere del Brasile, nel 1994 per combattere la marginalità sociale e la devianza lavorando con i meninos de rua, i bambini di strada altrimenti abbandonati alla violenza del quotidiano. Da allora, l’equipe degli educatori ha saputo elaborare delle pratiche educative che sono riuscite, attraverso l’uso dell’espressione corporea, la danza e la musica, ad avvicinarsi a centinaia di giovani delle favelas di Recife fornendo loro strumenti artistici e pedagogici capaci di farli uscire dalla situazione di estremo rischio sociale.
Con il progetto Eco dalla Periferia, per esempio, ogni due settimane i ragazzi di Pé no Chao portano i propri corpi e le proprie voci in luoghi sempre diversi della città di Recife. Occupano strade e piazze, realizzano spettacoli per mettere in scena i loro problemi ed i loro progetti e sbalordiscono i passanti… ed i loro pregiudizi, secondo i quali non si sarebbero mai aspettati di vedere i ragazzi delle favelas animare il centro con grazia, allegria, danze e Idee.
Lo spettacolo di danza e percussioni A voz do tambor afro-brasileiro “propone un “rincontro” tra gli adolescenti del progetto Pé no Chão (Brasile) e i loro antenati africani (Angola e Mozambico) e descrive la resistenza del popolo africano alle colonie europee. Una simbiosi tra vecchio e nuovo, un misto di tradizione – la cerimonia della successione del re, la forza dei guerrieri, la tradizione religiosa e l’allegria del Frevo (danza tipica del Pernambuco) – e di modernità – l’energia dell’Hip Hop, della Capoeira e della Break Dance.” (Fondazione Alta Mane Italia)
Se vi siete, come me, innamorati dell’energia di questi ragazzi o se non avete avuto occasione di vederli qui a Bologna, non lasciatevi scappare l’occasione di danzare e sognare con loro!
Giulia Giovagnoli
Comune di Bologna – Ufficio Cooperazione e Diritti Umani